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Matrimonio all’italiana: una tradizione d’amore lunga una vita

MARILENA GIZZI

Wedding Planner

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Dicono che il bello dell’Italia sia il suo carattere contraddittorio e imprevedibile e io credo sia proprio questo a rendere la nostra terra tanto amabile agli occhi di forestieri e turisti. Infatti, chi decide di celebrare un matrimonio all’italiana è quasi sempre alla ricerca di valori profondi tipici della cultura made in Italy, come la famiglia, il buon cibo, la tradizione, le radici, la convivialità. Infondo si sa, gli Italiani sono conosciuti e amati in tutto il mondo per la loro personalità vivace, affettuosa, vibrante e coinvolgente.

Le usanze della nonna: per un matrimonio all’italiana dallo stile inconfondibile

Il sogno di quasi tutte le bambine è quello di ripercorrere le orme della propria mamma, indossare un bell’abito bianco e sposarsi in una grande chiesa circondate dall’amore di amici e parenti. E chi dice di non aver mai immaginato, neppure per un secondo, di camminare lungo la navata prendendo a braccetto il proprio padre, sta mentendo.

Il matrimonio all’italiana si distingue per il forte legame con le usanze del passato, spesso tinte da un pizzico di superstizione e scaramanzia, con la terra, col folclore popolare; pensate alle varie tradizioni che riguardano la sposa, al lancio del riso, alla propensione per delizie culinarie locali o al dono di bomboniere e confetti a fine ricevimento. Queste sono tutte consuetudini del passato che ci sono state tramandate fino ad oggi e che per tutti, sposa e sposo inclusi, rivestono un ruolo fondamentale nell’organizzazione del matrimonio italiano, specialmente nei matrimoni del centro Italia.

Ma vediamo insieme quali sono queste usanze.

La sposa: tradizioni, credenze e rituali del matrimonio all’italiana

La sposa perfetta esiste e lo si vede; lo si vede dalla scelta dell’abito (che dovrà necessariamente rispecchiare il suo carattere e la sua personalità), dal modo in cui cammina e accoglie gli invitati, dalla scelta dei fiori per il bouquet e per gli addobbi in chiesa.

Gli usi e i rituali legati alla sposa sono davvero tanti:

  • Meglio se l’abito da sposa è bianco: questo colore simboleggia, infatti, la raffinatezza, la purezza e l’eleganza, tutte doti che dovrebbe possedere la futura sposa; ciò che conta, comunque, è che i tessuti siano eleganti e pregiati in modo da “illuminare” la donna nel suo giorno speciale;
  • La sposa dev’essere vestita da due amiche nubili: a differenza di quanto si creda, non sono né mamma né sorelle, zie o cugine ad aiutare la sposa ad indossare l’abito, bensì due amiche non sposate che potranno così godere degli influssi positivi per essere le prossime con la fede al dito;
  • La sposa deve portare con sé cinque oggetti: una cosa vecchia, una prestata, una nuova, una regalata e una blu (solitamente è la giarrettiera, ma solo se non si intravede sotto l’abito da sposa);
  • Il bouquet dev’essere consegnato dalla madre dello sposo: secondo le tradizioni più antiche è proprio lo sposo a pagare il bouquet della sposa ed è la futura suocera che lo consegna alla ragazza il giorno delle nozze ad indicare che quello è l’ultimo regalo che l’uomo dona da fidanzato alla sua donna;
  • Viene allestito un rinfresco a casa della sposa: la tradizione vuole che la sposa esca per l’ultima volta da casa dei genitori seguita da parenti e amici che, dopo un delizioso buffet di benvenuto, si dirigono assieme a lei in chiesa;
  • Il taglio del nastro: sia per lo sposo che per la sposa è previsto il taglio del nastro all’uscita da casa a simboleggiare l’addio alla vita passata e il benvenuto a una nuova vita di coppia.

La cerimonia nuziale in chiesa: usi e costumi secondo il Galateo

  • Il matrimonio si celebra nella parrocchia della sposa: tradizionalmente ci si sposa nella parrocchia di appartenenza della sposa o anche in quella dello sposo o, in alternativa, nella parrocchia della località scelta dagli sposi;
  • La sposa è l’ultima a fare il suo ingresso in chiesa: se si sceglie di celebrare il rito religioso, bisogna rispettare quello che, tradizionalmente, è l’ordine di apparizione corretto. Dopo parenti e amici, i primi ad entrare sono i testimoni degli sposi, seguiti dallo sposo accompagnato dalla madre che sta alla sua sinistra, dai paggetti che precedono la sposa e, infine, dalla sposa stessa sotto braccio al padre (che sta alla sua destra), seguita poi dalle damigelle che si occupano di sorreggere velo e strascico. In alcuni casi a precedere lo sposo e sua madre vi sono i due genitori che non svolgono alcuna funzione attiva nel corso della celebrazione, ovvero la madre della sposa e il padre dello sposo. L’unico ritardo consentito (non oltre i dieci minuti comunque) è quello della sposa;
  • La sposa si siede a sinistra dello sposo: secondo la tradizione antica, la futura sposa deve sedersi alla sinistra dello sposo in modo che questi abbia la mano destra libera. Di conseguenza, i parenti dello sposo si accomoderanno nell’ala destra della chiesa mentre quelli della sposa nell’ala sinistra. Al ristorante, invece, la sposa si siederà alla destra del marito;
  • Lancio del riso: è un’usanza questa dal forte significato simbolico; è un augurio di fertilità e abbondanza che gli invitati fanno agli sposi novelli. Che si tratti di scatoline, coni o sacchetti portariso, l’importante è che siano coordinati al tema, allo stile e ai colori del matrimonio e che siano personalizzati con le iniziali degli sposi e la data del matrimonio;
  • Il brindisi con gli sposi: solitamente a fine cerimonia agli sposi spetta fare un brindisi con gli invitati in onore dell’unione appena avvenuta.
Il matrimonio all'italiana

La sera prima: la serenata alla sposa

Come si sa, è una legge universalmente riconosciuta nella tradizione italiana che lo sposo non debba vedere l’abito della sposa prima del matrimonio. Questo non vieta però che possa farle una sorpresa la sera prima delle nozze, magari recandosi sotto la sua finestra a mo’ di Romeo e dedicandole una bella serenata accompagnato da amici, parenti e vicini in quella che è diventata col tempo una vera e propria festa. C’è da dire che questa è un’usanza diffusa per lo più nel centro-sud Italia con musica, canti popolari, buon cibo e anche qualche bicchiere di vino.

Dote matrimonio: cos’è e qual è il suo significato

Detta anche “corredo matrimoniale”, è sicuramente uno degli elementi più tradizionali della cultura e dello stile italiani. In passato consisteva in una serie di beni più o meno di valore che venivano conferiti dalla famiglia della sposa e, in alcuni casi dalla sposa stessa, al futuro marito. Essa veniva realizzata e messa da parte già in tenera età delle bambine, doveva essere proporzionata allo status sociale della famiglia ed era costituita, tra le altre cose, da tovaglie, asciugamani e altra biancheria da bagno, lenzuola, set di tovagliette da tè e da colazione, strofinacci, camicie da notte in seta, fazzoletti e altri tessuti in cotone o lino, ricamati o dipinti a mano. Nel corso degli anni la tradizione della dote è stata rivista per cui oggi si preferisce donare ai futuri sposi una serie di beni utili per la loro futura vita insieme, come elettrodomestici per la casa, mobili, set di lenzuola, asciugamani e tovaglie nuove o tirate fuori dagli antichi bauli di madri e nonne. Dopotutto le stoffe di una volta, specialmente quelle in lino e seta, sono un evergreen che, a mio parere, qualsiasi ragazza dovrebbe avere nel suo corredo.

Dopo la cerimonia: cosa contraddistingue la festa di matrimonio all’italiana?

Il matrimonio all’italiana si caratterizza come un connubio di famiglia, casa, buona cucina, accoglienza e convivialità. E la festa di matrimonio ne è la prova.

Ma sapevate che il termine “tavola” è presente solo nella lingua italiana? Mentre le altre lingue utilizzano le diverse traduzioni della parola “tavolo”, ad indicare il mobile sul quale si consumano i pasti, nella concezione italiana, invece, il sedersi a tavola riflette un momento di condivisione e di allegria che va oltre la semplice degustazione enogastronomica; non a caso durante le festività i pranzi durano fino a tardo pomeriggio 😉.

Ad ogni modo, nell’organizzazione della festa di matrimonio è importante ricordarsi della regola del “Less is more”, per cui si tende a preferire uno stile semplice, che richiama le radici, la tradizione e il legame con la propria terra d’origine, sia per quanto riguarda la scelta dello stile e dei colori che in riferimento ai sapori e agli odori. Insomma, dovrà crearsi un’atmosfera multisensoriale che faccia sentire tutti accolti e “a casa”.

Un altro elemento che rientra nella tradizione del matrimonio all’italiana è la confettata. Originariamente si trattava di un’usanza carina e dal profondo valore simbolico per cui, durante il ricevimento, la sposa si aggirava per i tavoli con un cucchiaio d’argento e una ciotola piena di confetti che distribuiva a tutti gli invitati come augurio di fertilità. Ben presto questo costume è stato rivisitato in chiave più moderna nella formula di un vero e proprio buffet di confetti dai gusti più svariati. Inoltre essi vengono consegnati anche insieme alla bomboniera: in questo caso il Galateo vuole che si offrano solo dopo la cerimonia e che siano in numero dispari e precisamente 5 a simboleggiare la salute, la fertilità, la felicità, la longevità e la prosperità.

Assieme ai confetti, anche la bomboniera è una delle tradizioni più antiche del matrimonio all’italiana in quanto rappresenta un grazioso gesto di ringraziamento fatto nei confronti degli ospiti per aver preso parte all’unione; essa solitamente viene consegnata a fine ricevimento ed acquisisce e trasmette lo stesso significato del matrimonio in sé.

Un’altra tradizione è quella delle prime 5 fette di torta nuziale che dovranno essere tagliate dalla sposa e consegnate da lei stessa allo sposo, ai propri genitori e a quelli del marito. Anche questa usanza è intrisa di significati perché sta ad indicare che ormai la sposa è divenuta la donna di casa e rende omaggio all’unione appena avvenuta delle due famiglie in una sola.

Per ultimo, ma non per questo meno importante, anzi, vi è il tradizionale lancio del bouquet: durante la festa di matrimonio il bouquet viene lanciato e la ragazza nubile che lo afferrerà sarà destinata a sposarsi entro l’anno (o almeno così dicono). A questo rituale, negli ultimi anni si è andato sempre più affiancando il lancio della giarrettiera: in pratica durante il wedding party lo sposo si diverte a sfilare l’accessorio dalla gamba della sua amata e a lanciarlo ai cavalieri single; beh che dire, anche se non lo reputo un rituale molto elegante, non posso proibirvi di farlo 😉.

Il matrimonio all'italiana

E a fine ricevimento? Beh è noto a tutti che la sposa e lo sposo andranno nella loro nuova casa o, magari, in una camera da albergo e che questi dovrà tassativamente prendere in braccio la sua donzella prima di varcare la soglia.

Insomma, lo stile italiano in tutte le sue declinazioni e sfaccettature è davvero inconfondibile e inimitabile; come si fa a non amarlo!? ❤️ E se non ci credete, date un’occhiata a questo video che ho realizzato per voi; vi incanterà!

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