In questo video parlo del Matrimonio in Abruzzo
L’Abruzzo è una regione perfetta per chi desidera un matrimonio tradizionale ma allo stesso tempo moderno.
Oltre che per la tradizione culinaria, per i panorami mozzafiato l’Abruzzo è particolarmente conosciuto anche per le numerosissime tradizioni matrimoniali, che accompagnano gli sposi nel loro grande giorno.
Tutte quelle eredità del matrimonio tradizionale italiano che ho descritto in un lungo articolo sono valide anche per l’ambito regionale. Anticamente il matrimonio abruzzese, era un vero e proprio fatto di famiglia: tutta la famiglia dello sposo che quella della sposa contribuivano alla cerimonia, tanto che prendevano parte alla stessa organizzazione e il loro giudizio indirizzava tutte le scelte degli sposi .
Non che oggi non sia più così, il nostro è un matrimonio basato sui valori della famiglia ma in tempi moderni la coppia è adulta e più matura, per questo capace di prendere autonomamente le decisioni.
Chi paga cosa?
Secondo la tradizione più antica, quando i genitori si facevano carico dell’evento e della dimora della coppia la ripartizione delle spese era la seguente:
- alla famiglia della sposa spettavano il corredo della sposa, il corredo della casa, l’abito della sposa e i suoi accessori, l’abito dei paggetti e delle damigelle, il ricevimento, il noleggio dell’automobile, gli addobbi floreali, il fotografo, l’intrattenimento musicale, le partecipazioni, le bomboniere, i confetti.
- alla famiglia dello sposo spettavano l’anello di fidanzamento, le fedi, il bouquet della sposa, il viaggio di nozze, la donazione per la Chiesa, l’acquisto della casa, l’arredamento della casa (tranne la camera da letto)
Il pranzo della promessa di matrimonio spettava ugualmente alla famiglia della sposa e in questa occasione la suocera regalava alla futura nuora i gioielli da indossare nel giorno delle nozze.
Per quanto riguarda gioielli, una tradizione matrimoniale abruzzese, vuole che la mamma del marito regali alla futura nuora i gioielli che indosserà nel suo grande giorno, mentre la mamma della sposa offrirà al futuro genero un accessorio da indossare, come ad esempio la cravatta, il papillon oppure i gemelli. Non dimentichiamo che in Abruzzo abbiamo i gioielli tradizionali del matrimonio con la loro storia.
Oggi le cose sono un pò diverse, in alcuni piccoli paese se la coppia è giovane e non economicamente autonoma sono ancora i genitori a pagare tutto e sulla ripartizione trovano un accordo. Ma nella maggioranza dei casi la sposa e lo sposo moderni sono autonomi, vivono spesso già insieme e hanno sogni più ambiziosi.
Con un budget predefinito alla mano decidono come ripartire le spese – è fondamentale essere supportati dal wedding planner! – e come far fronte. I genitori spesso contribuiscono ma non sono più la sola fonte economica.
Quanto al bouquet della sposa abbiamo già visto che si tratta dell’ultimo regalo da fidanzati che lo sposo fa alla sposa e per questo è a completo carico dello sposo. Secondo un’altra tradizione, più diffusa al sud, è la suocera a dover regalare il bouquet alla sposa e a consegnarlo personalmente il giorno delle nozze.
In altre regioni vive la tradizione del doppio bouquet, vale a dire che la sposa avrà un primo bouquet a casa ed un secondo bouquet direttamente in chiesa donato dallo sposo. In Calabria, per esempio, la sposa arriva in chiesa con il suo bouquet e lo lancia prima dell’ingresso (quindi entra “a mani vuote” ) e lo sposo ad attenderla le consegnerà il bouquet ufficiale.
Un altro compito della suocera è quello di appuntare il velo, anche questo regalato da lei, sul capo della sposa.
Capite come oggi molte cose non sono più possibili, semplicemente perchè nella strutturazione della giornata la suocera non ha modo di andare a casa della sposa per compiere determinate operazioni.
La Serenata
Come in molte altre regioni italiane, anche in Abruzzo era ed è ancora particolarmente sentita l’usanza della serenata: lo sposo si reca sotto la casa della fidanzata per cantare il suo amore per lei.
Tradizione questa probabilmente nata in campania dove ogni usanza è molto sentita. Durante la serenata accorre tutto il vicinato, insieme ad amici e parenti degli sposi che resteranno anche per un buffet offerto dalla famiglia della sposa. Con la serenata si dà ufficialmente il via ai festeggiamenti.
Il Corredo
Una tradizione del centro italia è quella dell’esposizione del corredo, ormai in disuso: la sposa esponeva in una stanza della propria casa la dote ereditata che avrebbe poi donato al marito, a simboleggiare il proprio ceto sociale. Il giorno antecedente alle nozze, poi, il tutto sarebbe stato rinchiuso in un baule e successivamente trasportato nella nuova dimora degli sposi su dei carri addobbati con campanelle e lustrini variopinti.
Questa usanza si è tradotta con il l’apertura della nuova casa prima del giorno delle nozze. In alcuni giorni gli sposi accolgono le visite di parenti, vicinato e chiunque voglia augurare alla coppia felicita, mostrando loro la casa in cui andranno ad abitare. Questa visita è anche l’occasione per ricevere il regalo di nozze.
Aggiungo che in pochi paesi è tradizione festeggiare anche il Ricevimento pre- matrimoniale. Si tratta di una festa in cui sono invitati conoscenti ed amici che non saranno invitati al matrimonio. La serata del ricevimento prevede un vero e proprio invito ed è l’occasione per preparare un banchetto ed iniziare i festeggiamenti.
Abitudini varie
Per augurare un sereno matrimonio, le scarpe della sposa il giorno delle nozze dovrebbero essere allacciate dalla sorella, oppure dal fratello. Questo gesto oggi è riservato piuttosto aalle damigelle o aalle testimoni, fedeli presenze durante la preparazione della sposa.
A pochi giorni dal matrimonio, le amiche nubili della sposa devono sistemare il letto nuziale. A dare loro indicazioni di solito c’è la mamma della sposa che porta con sè anche il corredo e lenzuola pregiate con cui sistemare il letto. In alcune regioni è usanza disporre su di esso riso, grano e petali di rose.
Quanto al periodo, Una delle più antiche usanze abruzzesi vuole che gli sposi debbano convolare a nozze a vino schiarito, ossia nei mesi di aprile, settembre e dicembre; le cose però sono abbondantemente cambiate e gli sposi sono liberi di scegliere il mese che più preferiscono per convolare a nozze.
Segni premonitori di disgrazie non lontane sono l’incontro di un funerale o di un gatto nero durante i cortei mentre un segno di prosperità è la pioggia, tanto che
Sposa bagnata, sposa fortunata
Il Corteo
Un’altra usanza molto antica è quella del corteo, che si svolge direttamente il giorno del matrimonio. Il corteo partiva dalla casa della sposa, la quale apriva il corteo accompagnata da suo padre, seguita immediatamente dalla sua famiglia e dai suoi parenti. A chiudere il corteo erano invece lo sposo e i suoi genitori. Una volta suggellato il loro amore e dopo essere diventati effettivamente marito e moglie, i neo sposini formavano nuovamente il corteo, stavolta seguiti però prima dalla famiglia di lui e solo dopo da quella di lei.
Questa usanza è ormai solo un ricordo. Perché ci sono distanze chilometriche rispetto ai tempi antichi e perché la tradizione vede oggi l’arrivo dello sposo in chiesa prima di tutti gli altri. In qualche regione, tuttavia, il corteo a piedi è ancora in essere e gli invitati seguono in un certo ordine l’ingresso degli sposi.
Mi è capitato di gestire dei cortei perchè le famiglie ci tenevano molto ma la mia reinterpretazione esige che una volta davanti la chiesa il corteo si dispera perchè l’ingresso della sposa è un momento speciale.
La sposa è l’ultima a dover entrare maestosamente in chiesa, senza seguaci.
Attenzione a questo perchè i genitori e i nonni, memori delle tradizioni, non hanno speso chiaro quando e come si arriva e si entra in chiesa 😉
Dopo la cerimonia
Antica tradizione, vuole che dopo la cerimonia, la sposa venga accolta nella casa dei propri suoceri. Sulla porta, i suoceri la salutavano e la lasciavano entrare. Dopodiché, all’uscita, la suocera, così come ha fatto la mamma al mattino, lanciava di nuovo confetti e soldi sulla sposa. Dopo la messa ci si recava prima a casa della suocera, poi di nuovo in quella della sposa per poi partire subito per il viaggio di nozze. Se invece non si partiva in viaggio si proseguiva con il ricevimento e la festa che avevano luogo nella casa dello sposo.
Anche questa vecchia tradizione è dimenticata. E la risposta è inutile che la spieghi 😉
Subito dopo la celebrazione delle nozze, prima di spostarsi al ricevimento, è ancora diffusa l’usanza della cosiddetta fratta o del taglio del nastro: un nastro viene posto davanti alla nuova coppia, che dovrà tagliarlo prima di poter passare oltre, simbolo dell’ingresso nella nuova vita matrimoniale.
In Puglia è sacrosanto far tenere il nastro da fanciulle giovani e fondamentale che sia di una unica lunghezza.
Le bomboniere e i confetti
Oggi le bomboniere possono essere qualsiasi cosa, eppure la tradizione vorrebbe un porta bon bon e porta confetti in cristallo, o nel classico e prezioso argento.
I confetti in Abruzzo trovano l’eccellenza ma direi che tutto il centro Italia è ricco di ottime produzioni. Il confetto è una tradizione tutta italiana che merita di essere tramandata nei secoli. La tradizione ci dice che nel sacchetto che accompagna la bomboniera i confetti devono essere in un numero dispari, perché indivisibile come l’unione nata dal matrimonio.
Il numero minimo consigliato comunque è 5, che sta ad indicare: salute, ricchezza, felicità, lunga vita, fertilità, spiritualità.
Confetti tipici e tradizionali sono i cannellini, il confetto riccio e la mandorla classica. Il resto è arrivato in tempi moderni per accontentare tutti i gusti..
Nel centro italia è abitudine aggiungere dei confetti nel riso che viene lanciato dalla mamma della sposa quando la sposa lascia la casa la mattina uscendo per recarsi in chiesa. All’uscita della chiesa fino a non molto tempo fa, oltre a qualche confetto potevamo trovare delle monetine.
Concludo questo lungo escursus sulla tradizione italiana e più tipicamente regionale dicendo che le tradizioni sono molto interessanti e ricche di storia. Sapere queste cose ti fa comprendere perchè oggi ci muoviamo in un certo modo o perchè non lo facciamo più. Certo, ogni cosa è commisurata al nostro tempo e ai nostri valori; quando organizzo i matrimoni in cui le tradizioni sono molto sentite, alcuni passaggi rimangono fondamentali ed è giusto così.
Nonostante ciò la modernità ci permette di reinterpretare e le abitudini, senza stravolgerle del tutto. Il rispetto dei valori e delle cose preziose possono convivere anche nel più moderno dei matrimoni e su questo girano tutti i miei obiettivi.
Sai perchè?
Perchè siamo italiani e siamo legati al valore della famiglia.
Prendiamo dalla storia della nostra famiglia per diventare famiglia nuova.
Ecco, se conosci tradizioni regionali tipiche ti invito a commentare e farcele conoscere, l’Italia è immensa e ovunque vada, puoi trovare usanze speciali!
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