Quando si parla di repertorio musicale della cerimonia la prima melodia a cui pensiamo è quella abbinata alla sposa. Appena fa il suo ingresso in chiesa parte la marcia nuziale che, nella maggior parte delle volte, è quella di Wagner
Una melodia trionfale che mette tutti pronti a puntare lo sguardo sulla sposa. Ma non è una regola, ormai gli sposi richiedono brani molto moderni per il repertorio nuziale ed è bene sapere ciò che si può fare e cosa no. La marcia nuziale dell’ingresso della sposa è tra i brani più importanti, tuttavia non è per il primo del repertorio musicale della cerimonia, perché si inizia con un altro brano, quello che accompagna l’ingresso dello sposo.
E quindi … cosa scegliere? Sappiate che gli sposi, in entrata e in uscita dalla chiesa, possono scegliere un brano a piacere, perché entrata ed uscita non sono momenti cosiddetti liturgici. Le possibilità per questi momenti sono varie e, fatta eccezione per “la marcia di Wagner” che va bene solo per la sposa, i brani seguenti possono essere già una buona alternativa per l’ingresso di entrambi:
Per esempio il Canone in Re di Pachelbel se non lo sceglie la sposa si può suonare per lo sposo, così anche per gli altri
Mi piace tantissimo Arrival of the queen of Sheeba di Handel, la trovo una ottima alternativa alla marcia nuziale classica. Che ne pensate?
O ancora Gabriel’s Oboe di Ennio Morricone
E la Marcia di Elgar
Tenete ben a mente che ogni parroco ha le sue direttive specifiche: non pensate che tutto sia sempre possibile! Io vi indico alcuni brani classici e liturgici, voi però confrontatevi col vostro parroco, prima ancora di scegliere i musicisti per la cerimonia, ed accertatevi sul fatto che possiate scegliere i brani con una certa libertà.
Abbiamo detto che laddove è concesso, non ci sono vincoli per ciò che riguarda ingresso ed uscita e non ci sono vincoli neanche per la parte finale della cerimonia. Il repertorio musicale liturgico termina infatti con la benedizione finale: da questo istante in poi e durante le firme, le foto fino alla uscita finale si può suonare di tutto.
Vi faccio qualche esempio per facilitarvi la scelta: Nicola Piovani con La Vita è bella piace sempre molto
Così anche Le fabuleux destin d’Amelie di Yann Tiersen
O ancora Over the rainbow
Alleluja e Ave Maria
Eccoci ai due brani che tutti gli sposi si aspettano al matrimonio: l’ Alleluja di Cohen e l’Ave maria di Schubert. Peccato però… non sono brani liturgici, e, il più delle volte, non ne è consentita l’esecuzione!!! Non nella fase liturgica, ormai lo sapete. A dire la verità, su questo bellissimo Alleluja qualche concessione l’ho avuta – alcuni parroci sono favorevoli a farla suonare o cantare sul solo ritornello – mentre l’ave maria nella versione di Schubert ve la faranno cantare solo alle firme proprio perché, vi sembrerà strano, ma è un brano non riconosciuto dalla chiesa.
Le Alleluja normalmente ammesse, in quanto liturgiche sono le seguenti:
Per l’ave maria, non disperate perché è vero che vi ho detto che non può essere suonata ma di Ave Maria ne abbiamo due, quella ammessa dalla Chiesa è quella di Gounod che conoscerete senz’altro
I brani del repertorio liturgico
Per gli altri momenti della liturgìa vi elenco qualche brano tra i più proposti, voi ovviamente, lasciatevi consigliare dai musicisti che avete scelto per la cerimonia, loro sapranno quando inserirli nella liturgia e avranno certamente altre proposte, adeguate agli strumenti musicali scelti. Se vi affidate ai professionisti lasciatevi guidare…
Accanto ai brani istituzionali è possibile valutare anche le semplici melodie, che fanno da accompagnamento e da sottofondo. Una cosa che dovete ricordare, prima ancora di fare richieste è questa: durante il rito del matrimonio cioè durante lo scambio delle promesse e il consenso non va suonato nulla perché il momento è solenne ed esige silenzio.
Il repertorio musicale della cerimonia termina con l’uscita degli sposi, momento in cui smarito e moglie escono trionfali sulla classica marcia nuziale di Mendellsohn un vero e proprio must!
Gli Strumenti musicali
Dall’ organo a canne, in dotazione nelle chiese più importanti, alle semplici tastiere, dalle chitarre acustiche all’arpa e al quartetto di archi, non esistono particolari vincoli all’uso di strumenti durante il rito. Si tratta di un momento memorabile dove più che lo strumento, è fondamentale che il brano scelto venga eseguito nel migliore dei modi, al fine di regalare le giuste emozioni. L’Ave Maria solo violino ha senz’altro il suo impatto emotivo, ma anche quella di Schubert in versione lirica può restituire momenti di rara emozione!
Il tutto raccordato all’importanza del luogo scelto per la vostra cerimonia.
Il luogo ci dice molto, per esempio una cattedrale o il duomo richiedono l’uso dell’organo a canne, ed il repertorio sarà senz’altro più classico con voce soprano o tenore. Un coro parrocchiale, laddove previsto, non dà invece spazio ad altre scelte, gli strumenti in questo caso saranno l’organo e la chitarra mentre il repertorio è senza dubbio più moderno. Un coro Gospel si inserisce perfettamente in un ambiente più ricercato, piace a tanti per la sensazione di gioia che trasmette il repertorio cantato in inglese soprattutto quando si conclude con Oh Happy Days inno indiscusso alla felicità.
Duo, trio, quanti strumenti sono consigliati? La risposta sta nel vostro gusto e questo vale anche per la scelta di una voce, femminile o maschile. Non ci sono regole per il numero di strumenti, esistono solo regole per i giusti abbinamenti ma, per questi dettagli tecnici, vi sapranno guidare gli Ensemble di musicisti.
Siate aperti a valutare proposte e cercate quanto più possibile di capire l’effetto che vi piacerebbe vivere.
Se avete domande o perplessità sarò felice di aiutarvi, scrivete nei commenti e vi darò qualche dritta se avete dubbi.
Il repertorio del rito civile
A differenza del repertorio musicale della cerimonia religiosa – che qualche vincolo ce lo impone – in un rito civile tutto è concesso. Per un rito civile preferite i brani più confacenti agli strumenti scelti durante il rito e allo stile della cerimonia. Abbiamo ascoltato Enya in esecuzione con l’Arpa Celtica, o ancora colonne sonore famose da C’era una volta in America a Nuovo cinema Paradiso oppure brani che hanno segnato la vita della coppia. Particolarissima è la marcia nuziale dei Queen o ancora brani famosi di gruppi come i Coldplay e gli U2 che, suonati per esempio con un violino, diventano molto romantiche.
Prima ancora di scegliere il repertorio in un rito civile andrebbe stabilito il testo – personalizzato – di tutta la cerimonia e si andrà a scegliere il numero dei brani ed i momenti in cui suonarli. E tutto dipende dalla cura e dalla lunghezza che darete alla cerimonia nuziale.
Insomma, date sfogo alla vostra fantasia, ma restate consoni allo stile che avete deciso di dare al vostro matrimonio.
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